I Tricia Takanawa nacquero a metà degli anni 2000 come uno scherzo, la parodia del successo. Ci presentavamo (molto modestamente) come il gruppo più famoso del mondo già da quella sera in trattoria con la panza piena di stracotto e le dita intacognente di nocino, durante la quale saltò fuori quell’idea bislacca di metter su un gruppo, anche se 2/3 dei membri non sapeva suonare nulla.
“Mo che te ne frega?! il rochenrol è tutto nell’intenzione!”
La prima formazione dei TT fu quindi un pauer trio, unica regola: le canzoni dovevano contenere almeno una fra le parole Baby, Bambina o Bambolina e durare, al massimo, un minuto..ma al massimo proprio.
Ancora si narra del nostro primo concerto che, bissato totalmente, durò 16 minuti. Poi sai, si cresce, le donne, l’alcool… e i Tricia Takanawa finirono in un cassetto. Fino a qualche anno fa, quando insieme al bel Marco si decise che era ora di rimettere in pista questo progetto, ma con un intento totalmente differente: Scrivere canzonette per fare innamorare di noi tutte le donne. Son tutte storie un po’ sfigate e realmente accadute, magari un pochino romanzate, ok.. e la regola numero 1 è (eh oh..c’abbiam quel cruccio qua delle regole noi..) che useremo la parola con la “A”, che è in tutte le canzoni, solo dal terzo disco.
Eh niente, ai nostri concerti cercate di arrivare in orario perché, adesso durano un pochino di piú di 16 minuti, ma noi siam di campagna e ci piace andare a letto presto.