Un giradischi, due casse, un generatore ed una piazza. In principio era la milonga clandestina. A Berceto, come nei quartieri di Buenos Aires, si balla il tango per strada.
La milonga de rua e de barrio non è uno spettacolo. Per chi ama il tango è l’occasione di ballare.
“..È ballare fuori da schemi e locali. Libertà e trasgressione.
Le gambe s’allacciano, gli sguardi si fondono, i corpi si amalgamano in un firulete e si lasciano incantare, dando l’impressione che il tango sia un grande abbraccio magico dal quale è difficile liberarsi. Perché in esso c’è qualcosa di provocante, qualcosa di sensuale e, allo stesso tempo, di tremendamente emotivo. Il tango è un linguaggio in cui convivono tragedia, malinconia, ironia, amore, gelosia, ricordi, il barrio amato, la madre, pene e allegrie, odori di bordelli e di attaccabrighe.
Il tango conquista in modo semplice perché l’ascoltarlo o vederlo ballare invogliano ad infilarsi un paio di scarpe da tango e lasciarsi condurre…”
da “El Tango” di Jorge Luis Borges